Anche le piccole monete da 20 centesimi possono avere un valore molto importante, come del resto quasi ogni oggetto di uso comune se presenta delle peculiarità definit. Trattandosi infatti di prodotti “figli dei nostri tempi” le monete sono generalmente conosciute e qualsiasi dettaglio diverso dal normale può balzare all’occhio, potenzialmente diventando un oggetto da collezione.
In particolare le emissioni da 20 centesimi sono facili da identificare anche al tatto, e per questo sono molto facili da trovare. Se la maggior parte della monete che possiamo trovare in giro vale esattamente 20 centesimi o al massimo poco di più, il discorso è diverso per gli esemplari rari di questa particolare moneta, tanto comune quanto pronta a passare inosservata.
Riconoscere i 20 centesimi
I 20 centesimi sono riconoscibili rispetto alle altre monete che compongono la vasta collezione dell’euro: sono infatti gli unici tra i centesimi che non hanno un contorno completamente liscio nella forma, infatti sono presenti delle rientranze che delimitano una forma particolare definita dal punto di vista del design Fiore spagnolo.
Queste servono anche a rendere la moneta riconoscibile al tatto con più facilità e rapidità, per il resto è piazzata in modo preciso in termini di dimensioni tra i 10 centesimi, più piccoli, ed i 50 centesimi, più grandi. Con queste due monete condivide anche il tipo di metallo impiegato, definito Oro nordico, sostanzialmente rame ricoperto da ottone.
I 20 centesimi di maggior valore
Quali sono le monete da 20 centesimi che valgono più di altre? Non bisogna per forza andare troppo lontano per trovare pezzi di questo tipo, infatti possono essere anche decisamente “vicini” in termini produttivi come può risultare da nazioni di piccole dimensioni come San Marino, Vaticano o anche il Principato di Monaco, ad esempio:
- Gli esemplari del Principato di Monaco sono riconoscibili in due serie, una con un cavaliere e cavallo, l’altra con il Monogamma della famiglia Ranieri
- I primi valgono fino a 10 euro se in stato eccellente di conservazione, quelli con il Monogramma possono valere fino a 120 euro se sono esemplari del 2006 oppure fino a 90 euro se del 2017.
Questo perchè la tiratura in questi specifici casi è stata così risicata da essere molto interessante, ed è molto più rara da trovare anche perchè la produzione delle monete viene calcolata in base all’estensione territoriale della nazione, quindi più è piccola una realtà, tanto più difficile sarà trovare le sue emissioni concepite appositamente.
Discorso che vale anche per le monete da 20 centesimi del Vaticano, in particolare quelle della 1° serie con il Volto di Papa Giovanni Paolo II, coniate dal 2002 al 2005, in particolare i pezzi del 2002 se in condizioni davvero buone possono valere tra i 40 ed i 60 euro, sono infatti gli esemplari sicuramente più rari recuperabili nel nostro paese.